Nel trading il volume rappresenta la quantità di un’attività finanziaria scambiata in un determinato periodo di tempo. In un articolo precedente avevamo accennato ai volumi trattando il tema degli indicatori.
Ora tratteremo l’argomento in maniera più approfondita.
In generale si può affermare che i volumi forniscono informazioni sui trend. Correlando i volumi con i dati sui prezzi, i trader possono valutare il sentiment generale del mercato. Tuttavia è bene ricordare che il Forex è un mercato decentralizzato, per cui non c’è possibilità di determinare in maniera esatta l’ammontare scambiato per una certa coppia valutaria.
Nel Forex quindi, il calcolo dei volumi avviene sulla base dei tick. Il tick è la più piccola variazione decimale di prezzo possibile relativamente ad una quotazione. E’ una variazione relativa e non assoluta come invece è il PIP, concetto che avevamo trattato nell’articolo Introduzione al Forex.
Ad esempio un prezzo che varia da 2.3658 a 2.3654 equivale a una variazione di 4 ticks. In questo caso le variazioni di prezzo vengono calcolate a intervalli di 0.0001.

È sempre di 4 tick la variazione di prezzo da 300,00 a 321,00, ma in questo caso 1 tick equivale a 0.25.
Quindi non saremo mai in grado di sapere quanti contratti sono stati realmente scambiati ma sapremo di quanti tick è variato il prezzo. Il volume nel Forex indica quanti movimenti di prezzo ci sono stati all’interno di un certo periodo di tempo

Fatta questa doverosa precisazione, andiamo a vedere come utilizzare i volumi per fare trading nel Forex.
I volumi possono confermare un trend. Se il trend è rialzista il volume aumenterà all’aumentare dei prezzi e diminuirà quando scendono. All’opposto per un trend in discesa il volume aumenta quando i prezzi scendono e diminuisce quando salgono.
Possono individuare la debolezza di un trend. Se i prezzi stanno raggiungendo dei massimi o minimi ma i volumi sono scarsi, questo può essere interpretato come una debolezza del trend, per cui possiamo aspettarci un ritracciamento o la fine del trend.
I volumi possono anche confermare la rottura di un trend. Durante il consolidamento di un trend i volumi sono generalmente bassi, se dovesse verificarsi un aumento, questo potrebbe essere interpretato come campanello di allarme per una futura rottura del trend.
Gli indicatori di volumi più utilizzati in analisi tecnica sono:
On Balance Volume (OBV): esprime il volume totale positivo o negativo di una seduta sommando i valori del giorno di riferimento con quelli del giorno precedente. Di solito è rappresentato tramite linee e rileva la tendenza rialzista o ribassista dei volumi.
Money Flow Index (MFI)
Sfrutta i prezzi e volumi per generare segnali di ipercomprato o ipervenduto. Un MFI superiore ad 80 indica un ipercomprato, inferiore a 20 è considerato ipervenduto.
Money Flow Chaikin (CMF)
Creato da Mark Chaikin, questo indicatore fornisce segnali sulla forza di un trend. La formula per il calcolo è la seguente:
((( C-L ) – ( H-C )) / ( H-L )) * V
Dove
- C = prezzo di chiusura
- L = prezzo minimo
- H = prezzo massimo
- V = Volumi nel periodo considerato
IL CMF misura il flusso di denaro in un periodo specifico all’interno di un range compreso tra -1 e +1. Valori maggiori di zero indicano un trend rialzista, inferiori allo zero ribassista.
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