Tutti i proventi derivanti da attività di trading online subiscono una tassazione pari al 26% e devono poi essere dichiarati all’interno del modello unico dell’anno successivo. Esistono essenzialmente 2 regimi fiscali tra i quali bisogna saper distinguere bene:
- regime sostitutivo/amministrato;
- regime dichiarativo.
Nel caso di regime sostitutivo, la dichiarazione viene praticamente automatizzata, ogni qualvolta il trader realizzerà una plusvalenza, sarà direttamente il broker a trattenere e versare l’imposta dovuta allo Stato. Il contribuente sarà quindi esentato da qualsiasi obbligo di natura fiscale essendo il broker ad assumersene l’onere.
Nel caso di regime dichiarativo, le cose cambiano, il trader avrà l’obbligo di provvedere da sè al pagamento delle imposte su eventuali plusvalenze registrate nell’attività di trading online. Il trader sarà quindi tenuto a specificare l’ammontare dei proventi mediante la presentazione della dichiarazione dei redditi, come avviene per il normale versamento di contributi.
In entrambi i casi andrà tassato unicamente il risultato netto, le perdite andranno quindi a sottrarsi ai guadagni diminuendo l’importo di tasse da pagare e nel caso di un risultato netto negativo non vi saranno tasse da pagare (con eventualmente la possibilità di compensare i risultati positivi ottenuti il prossimo anno).
Il consiglio è quello di iniziare ad operare in tutta tranquillità perchè si avrà modo di gestire questa questione tranquillamente dopo aver ottenuto buoni risultati.